Tempo di tante informazioni, dal mattino a sera, su dispositivi, riviste, quotidiani, tv e radio. Tante informazioni. Ma poco sapere! Si tratta di una delle tante e luminose riflessioni del Dott. Genovino Ferri, presidente della S.I.A.R., la mia scuola di specializzazione in psicoterapia.

Ed è proprio vero!

Dunque non voglio inondare di parole anche questo spazio, non ho verità da vendere!

Ma input da proporre credo di si😊

 

Vorrei quindi condividere piccoli spunti di riflessione che possono stimolare in chi legge la curiosità, l’interesse ad esplorare, sentire attraverso se stessi ciò di cui si parla, approfondire. Approfondire, che bella parola! Dare profondità, dunque concedere alle cose del tempo.

Il grande assente di questo momento storico, il tempo. Ed è il tempo che può trasformare le informazioni in sapere, così come trasforma le emozioni in sentimenti.

 

Sono una grande amante delle parole, specie quelle della nostra meravigliosa, elegante e profonda lingua. Proprio per questo capto e custodisco stimoli relativi ad essa.

Ed è sempre il Dott. Ferri a sottolineare che l’etimologia della parola sapere é dal verbo latino sápere, cioè “avere sapore”…sapere un sapore! Un termine come sapere, che rimanda alla sfera psichica, è in realtà così appartenente alla sfera corporea.

 

Ecco un altro grande assente di questa modernità, il corpo. Il corpo che abitiamo, dove tutto avviene, che tutto riceve ed elabora. Il corpo che rende manifesto, che in silenzio racconta di noi, che è strumento per conoscere e riconoscere.

 

Tempo.

 

Corpo.

 

E riflessione. Riflettere dal latino reflectere, volgere indietro. Rimandare indietro il pensiero su qualcosa, riconsiderandolo, ripensandolo. E aggiungerei sentendolo.

 

Ecco, questo faremo!

 

A presto 🌈